Cinque Miti da sfatare su vita e lavoro a Londra
Il numero di italiani che sta lasciando il Belpaese per cercare fortuna a Londra sta aumentando in modo esponenziale in questi ultimi anni. Con un livello di disoccupazione inferiore al 4% e un mercato che pullula di offerte di lavoro, la comunità degli immigrati italiani si colloca al terzo posto, dopo rumeni e polacchi, nella terra di sua Maestà.
Eppure, ancora tanti sono i luoghi comuni dei detrattori... Vediamo di sfarete un paio:
1- La vita a Londra è carissima!! FALSE!! Londra è sì una città molto cara se visitata da turisti in vena di shopping, MA, non lo è per i residenti. La varietà dei supermercati rende il cibo di alta qualità e di basso costo. Per i residenti NON è assolutamente necessario possedere un'auto. Pertanto NO ad assicurazione, bollo, carburante. Grazie alla varietà della scelta, anche l'acquisto dei capi di abbigliamento è agevolata dalla presenza di catene come PRIMARK, RIVER ISLAND... E, gli stipendi sono assolutamente tarati sul costo della vita. Molto di più di quanto non lo siano in Italia.
2- Per trovare un lavoro è sufficiente tradurre un CV Europass di 5 pagine!!! FALSE!!! CV e lettere motivazionali dovranno essere redatte con informazioni più precise sui successi professionali. Più numeri e meno Clichè. Un addetto al HR ha in genere 30 secondi da poter dedicare ad ogni Curriculum. Pertanto deve essere coinciso, sintetico, breve ma contenere informazioni precise.
3- Attenzione ai contratti di Lavoro!!! FALSE!!! Anche il più umile dei lavori nel Regno Unito, è regolamentato da contratti di lavoro, quasi sempre a tempo indeterminato, si ha il diritto alle vacanze e gli stipendi vengono puntualmente accreditati alla mezzanotte del giorno precedente l'ultimo venerdì del mese.
Ma, per contro, E' VERO CHE ...
La competizione è altissima ci sarà sempre qualcuno migliore, che parla più lingue, che abbia più esperienze. Siate pronti a mettervi in gioco con Umiltà, qualsiasi posizione andiate ad occupare. Gli Italiani vengono da un sistema scolastico estremamente nozionistico e per nulla pratico, e questo è un punto a nostro sfavore. Ma è altrettanto vero che gli Italiani hanno competenze che gli inglesi ci invidiano: creatività e capacità di risolvere i problemi. Mettiamole a frutto.
Molti connazionali vanno e restano, moltissimi tornano abbattuti dalla fatica e dalla diversità. Il consiglio è di PROGRAMMARE attentamente il vostro trasferimento. Studiate ed appoggiatevi alla consulenza di chi non vi fa perdere tempo, ma ottimizzare le energie.