Se siete in partenza per Londra LEGGETE QUA: non saranno solo 'rose e fiori'
In inglese il verbo 'partire' si traduce con (to) leave. E non è un caso che lo stesso vocabolo abbia anche un altro significato: LASCIARE.
Perché è proprio così, partire per un'esperienza di studio o lavoro a Londra (o ovunque) comporta il Lasciare tutto e tutti alle spalle. Salutare il proprio piccolo mondo in cui tutto è conosciuto, quindi sicuro, in cui tutto è creato da noi per piacerci e soddisfarci, per approdare in un universo caratterizzato da insicurezze.
Viaggiare è meraviglioso, in tutte le sue sfaccettature, ma il viaggiatore dovrebbe in realtà stipulare una sorta di patto segreto con la propria destinazione, deve dimostrare spirito di adattamento e voglia di sfidare l'ignoto, perché il termine viaggiare possa compiere la sua magia.
Il mio primo arrivo (da quasi adolescente) a Londra è stato di mercoledì sera, ottobre, pioggia e freddo. Io, in metropolitana da sola, piena di bagagli e timori. Era il mio inizio. Tutto, e dico tutto di quella città che fino a quel momento avevo amato alla follia, mi sembrava diverso, mi spaventava a morte. L'ingresso nell'appartamento dove abitavano con me altre 6 ragazzi CHE NON CONOSCEVO è stato tremendo. La cucina indescrivibile, il bagno inaccessibile per i miei gusti. Credo di avere anche pianto quella sera, pensando che a casa mia, alla fine non stavo così male.
I giorni sono passati, quelli sconosciuti dei miei inquilini sono diventati amici divertenti con i quali trascorrere serate in cucina a mangiare cibo italiano. Il bagno, con tanta pazienza e spirito di adattamento, ha preso forma, e quella casa vittoriana di Turnpike Lane è diventata il simbolo del mio primo salto nel buio, un salto che mi ha permesso di diventare ciò che sono ...
Per voi che siete in partenza sappiate che PARTIRE non è facile. Ma sono convinta che lo sappiate, perché diversamente non avreste mai acquistato quel volo con destinazione Londra...